La mia settimana è letteralmente volata, pensavo di poter essere un po’ più presente ma, tra una cosa e l’altra, mi ritrovo in pieno week end senza che me ne accorgessi. Più di una volta mi sono messa al computer con l’intenzione di dedicare qualche oretta a questo angolino della mia esistenza, ma c’era sempre qualche priorità che incombeva e si sovrapponeva. Ma non voglio far passare una settimana senza aver condiviso nulla con voi, ed in attesa di ultimare ricette e rivedere foto ( a parte gli esperimenti di pasticceria vegana…), vi racconto del mio liquorino alla genziana, nato senza troppe speranze. Avevo delle radici di genziana da diverso tempo, troppo. Erano state un regalo di un nostro vecchio amico con si andava a “scarpinare” in montagna per rifugi, me le aveva procurate ( in maniera legale, eh!) passandomi anche la ricetta collaudatissima di una sua vecchia zia e, dal momento in cui mi ero stufata di farmi passare tra le mani la bustina contenente le radici tutte le volte che mettevo ordine in dispensa, mi sono decisa finalmente di farne buon uso. In realtà pensando che sarebbe stato imbevibile visto l’età avanzata della materia prima…ed invece è venuto fuori un liquorino amaro godibilissimo, e facendo il verso al vecchio detto: – gallina vecchia fa buon brodo, vi dico che in questo caso: –radice vecchia fa buon liquore…!
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