Non ho mai avuto problemi con il 17.
Non ho mai evitato di fare, iniziare, comprare qualcosa nei giorni 17, ho sempre pensato che la vita debba scorrere a prescindere da tutto, senza condizionamenti dettati da numeri nefasti, gatti neri e passaggi involontari sotto una scala. In poche parole non sono superstiziosa, e detto da una persona cresciuta in un ambiente dove non si annaffiavano neanche le piante se si stava nel periodo del ciclo, è dirla tutta!
Quindi 12 mesi fà, quando stavamo per dare il benvenuto all’anno che si affacciava, io di questo numerino dalla cattiva fama, non me ne sono proprio preoccupata, troppo presa da un progetto avviato e che mi faceva battere tanto il cuore, e che se tutto fosse andato secondo i piani, sarebbe nato da li a poco. Però..eh eh…c’è sempre un però…strada facendo,giorno dopo giorno, settimana dopo settimana, mese dopo mese, si sono verificati tanti e tali imprevisti che l’entusiasmo iniziale è andato via via scemando, lasciando il posto ad uno stress emotivo, a tratti incaz…tura non indifferente. Il progetto, che altro non è che lei, è stato consegnato con un ritardo di quasi 3 mesi, creandoci dei disagi e delle notevoli perdite economiche. Ma chiudo l’argomento qui, mi sale ancora il sangue alla testa a ripensarci, e quest’anno voglio avere un atteggiamento il più possibile Zen.
Tanto che a rivederlo bene tutto l’anno appena trascorso, due, anzi tre cose belle mi sono pure capitate, la prima è sempre lei, la mia roulottina che adesso è nostra ed ha affrontato anche una stagione di duro lavoro ( seppur breve…), sono diventata sommelier Ais ( dopo avere tanto studiato, e degustato…), ed a luglio siamo stati selezionati tra i 16 migliori Food Truck, per partecipare al primo programma sullo street food che si chiamava Street Food Battle condotto da Simone Rugiadi su Italiauno, un’esperienza veramente intensa e che mai avrei detto di poter vivere! Quelli siamo noi, bellini eh!
Ma non ci pensiamo più, voltiamo pagina che nel frattempo che scrivo, continuo a salvare in “bozze”, e riprendo in mano il post, siamo nel 2018, eppoi quest’anno sarà tutta un’altra storia, questa:
FARE o NON FARE, non c’è PROVARE, detta da lui risulta molto più persuasivo.
Ma dopo tutta questa filosofia un languorino allo stomaco io ce l’avrei, e cosa mettiamo sotto i denti mentre siamo qui a chiacchierare?
Beh, vi potrei proporre questi Cantucci agli arachidi salati, li ho fatti per un’aperitivo con degli amici durante le festività natalizie, che dire, hanno avuto un successone.
La ricetta non è mia ma di Luca Montersino, una variante che ho apportato e che al posto del burro ho usato l’olio di girasole, giusto per illudermi di aver alleggerito in calorie e grassi saturi, ca va sans dire…
Ci vediamo ancora per quattro chiacchiere ed un caffè? Io direi di si, allora alla prossima sempre qui, al solito tavolino!
Velia
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