Questa sera prima di andare a letto, ti faccio una bella tazza di latte caldo con il miele…e vedrai, che questo brutto raffreddore se ne andrà via…”
Era il modo di curare i malanni di stagione, che usava la mia mamma quando eravamo bambini. Latte caldo e miele, con buona probabilità la guarigione era merito di quello sciroppo dal sapore di banana o di fragola e dal calore delle coperte, ma il latte con il miele la sera era certezza di sogni sereni e tanto, ma tanto amore. Poi ho scoperto, che qualcosa di simile a quella coccola dell’infanzia poteva essere rinchiusa in un barattolo e mangiarla a cucchiaiate, era il dulce de leche, classica crema spalmabile di origine argentina che ho mangiato e prodotto in tutte le versioni: latte, zucchero e cottura infinita, veloce con latte condensato nel barattolo da cuocere direttamente in pentola, detto tra di noi è un metodo che non mi convince molto. Poi è capitato che sfogliando il bellissimo libro di Sabrine D’Aubergine, ho letto la ricetta della Confettura di latte e miele…e già, come ho fatto a non pensarci prima? Detto, fatto. Ho comprato il latte migliore che potessi trovare ( come suggerisce Sabrine…), ed ho scelto un miele non proprio neutro, come potrebbe essere quello d’acacia ma, la prima volta ho usato il millefiori, buono ma un po’ troppo intenso. Alla fine ho optato per il mio preferito: quello d’arancia che ho comprato dal siciliano burbero di Porta Palazzo, personaggio di cui vi parlerò in futuro 😉
Ingredienti
( ricetta tratta dal libro Fragole a Merenda di Sabrine D’Aubergine)
1 litro di latte intero e freschissimo
250 g di miele d’arancia ( o qualsiasi altro miele, l’importante è evitare quelli amari)
Versate il latte con il miele in una pentola dai bordi alti, mescolate con un cucchiaio d’acciaio ( come deve essere la pentola..), mettete sul fuoco accendete il fornello e continuate a mescolare finchè non sentite che il miele è completamente sciolto. A questo punto alzate la fiamma al massimo, e lasciate che prenda il bollore senza che fuoriesca, tenetelo d’occhio! Non lasciatevi tentare dall’abbassare la fiamma, tenetela piuttosto alta e lasciate cuocere per tre quarti d’ora. A questo punto giratela un po’ più spesso, perchè inizierà ad essere più densa, e potrebbe bruciarsi. La consistenza giusta sarà quella di una crema spalmabile ma morbida, e questo avverrà dopo circa un’ora dal bollore. Togliete la pentola dal fuoco passate la marmellata con un frullatore ad immersione per togliere gli eventuali straccetti che si sono formati, rendendola omogenea e setosa. Invasate la confettura bollente in barattoli precedentemente sterilizzati, chiudete e lasciate raffreddare capovolti. Con queste quantità vi verranno, due vasetti di 250 ml che, credetemi, finiranno in un “lampo lampante”!!
Consiglio di utilizzo:
- Tutte le volte che vi sentite un po’ giù, e sentite bisogno di una coccola a suon di cucchiaiate…
- Spalmata generosamente su una fetta di pane a colazione…
- Racchiusa in una frolla sotto forma di crostata o biscotti…
- …o in qualsiasi altro modo vi suggerisca la fantasia…
Alla prox!
E’ strepitosa questa crema…vorrei avere qui un cucchiaio e assaggiarla subito!!! complimenti Alessandra
Proprio cosi Alessandra, semplice ma buonissima!
Un abbraccio